Energie rinnovabili, il business delle mafie gira forte e vola col vento in poppa da un quindicennio.
Eolico e solare, infatti, sono da tempo entrati nel mirino dei clan per riciclare meglio, per diversificare i propri business.
A metà anni 2000 la Voce ha scritto un paio di inchieste proprio sui clan di camorra impegnati nel settore, clan che nei ’90 avevano fatto miliardi con i traffici di rifiuti tossici e che magicamente si scoprivano un “cuore verde”, a tutta ecologia. Ed ancora oggi in Campania dettano legge alcune sigle “ambientaliste” nate, cresciute e pasciute fra tir e monnezze, anche quelle tossiche.
Esattamente 9 anni fa, in un reportage di aprile 2010, avevamo puntato i riflettori su un gruppo emiliano, Brulli Energia, intorno al quale ruotava una miriade di società, un vero arcipelago eolico. Attraverso svariati incroci societari, da Reggio Emilia si arrivava fino ad Avellino…
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