Alla fine sarà convenuto a tutti. Un disastro immane ma circoscritto e breve, dalla “bellezza sublime” avrebbe detto – non capito neanche ‘sta volta – Gillo Dorfles. Innocuo. Senza morti e feriti, senza sfollati, nessuno ha perso la casa.
Perfetti pure data e orario: cielo sgombro da nubi e prima chiaro e dopo scuro il giusto per riprese ideali da ogni dove. Sembra tutto organizzato come sul set di un film: i pompieri – almeno due loro caserme stanno proprio dietro l’Opera – li diresti appena usciti dal trucco, lavorano con certezza chirurgica manovrando lunghi tentacoli bianchi.
Intorno niente polvere, nessuno grida, nessuno scappa. Bocche aperte. Il popolo spettatore ordinato in fila sulle Rive-Gauche e Droite a puntare smartphone e lacrime. I francesi che non s’incazzano.
Chi prega lo copiano subito. Interviste a migliaia: nessuno spinge, i microfoni non mancano. Dicono tutti le stesse cose in tutte le lingue…
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