L’essenziale è invisibile agli occhi, dice Antoine Saint Exupéry nel Piccolo Principe. Sembra che sia veramente così. È talmente sovrabbondante il flusso di immagini e informazioni che l’essenziale sfugge più di prima; ancor più viene meno il giudizio. Le reti sociali rafforzano tale convinzione. L’essenziale è l’incredibile miscela di censure, bugie e inganni nascosta nella massa informe di dati da cui siamo sommersi. Quello che stiamo per scrivere è tanto bizzarro che a molti sembrerà sufficiente una risata, o un commento salace sulla supposta stupidità delle macchine. Come sempre, la verità è più complessa e davvero inquietante.
Un gruppo culturale formato su Facebook ha deciso di postare un breve testo filosofico accompagnato da un sintetico commento. Piacevolmente sorpreso dal gradimento degli utenti, l’amministratore del gruppo, per aumentarne la diffusione, lo ha trasformato in annuncio, unendo un’immagine del Giudizio Universale di Michelangelo. In quella forma, il contenuto è soggetto…
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Io combatto da mesi perché FB ha scomunicato il mio blog. All’inizio la motivazione era che non rispettava gli standard della community. Troppi fiori, gatti e farfalle? Continuo a scrivergli e continuano a non risolvere.
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A me sono stati chiusi due profili, eppure tutti i dati erano reali, compresa la foto. Forse i fiori e le farfalle danno fastidio, Facebook preferisce altro se ci fai caso 😁😁😁
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Forse è come dici tu
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