IL CANTICO DEI SEMPLICI
Tratto da:Onda Lucana® by Angelo Ivan Leone-Docente di storia e filosofia presso Miur
Un cantico degli umili che non credono più di essere gli ultimi. I “semplici” per dirla con le parole del più grande capolavoro italiano degli ultimi 50 anni, ossia “Il nome della Rosa” di Umberto Eco, che, proprio, il protagonista di quel libro eterno, Guglielmo, amava e difendeva. Ecco i “semplici” difesi dal francescano Guglielmo che riassumeva in se stesso tutta l’istanza eversiva, rivoluzionaria che oggi, la sinistra al caviale e champagne, quella dei radical-chic, definirebbe populista, sono cantati in questa lirica che si colora di tinte messianiche e, quasi, di redde rationem nei confronti non solo delle classi privilegiate, ma, addirittura, nei confronti dell’eroe, protagonista, da sempre, della storia ergo i semplici, i poveri, i diseredati contro la stessa storia.
Sembra di leggere le ultime pagine di quel capolavoro della…
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I semplici sono quelli che soccombono in questa società deviata, malata e intontita. Bel pezzo.
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Sono d’accordo con te Marco!
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