Graziano Accinni e l’antica tecnica per chitarra “allasampugnara”.
Il ricercatore moliternese mantiene viva la cultura musicale di contadini e artigiani lucani.
di Grazia Ragone
POTENZA– La Lucania ha visto, per lungo tempo, contrapporsi due tipologie di repertori musicali: quello degli ambienti agropastorali, appreso “a orecchio”, e quello degli artigiani, ricco di composizioni auliche.
In Basilicata, come pure in Cilento, esistevano due distinte scuole musicali: la scuola arcaica della tradizione musicale contadina, caratterizzata da brani tramandati oralmente (prevalentemente serenate, canti religiosi e tarantelle) e dall’uso di strumenti come l’arpicella portativa, la chitarra battente, la zampogna e il violino, e la scuola, più recente e borghese, della musica artigiana, con repertori scritti che comprendevano valzer, mazurke e canzonette d’autore. La prima lasciava ampio spazio alla voce, che doveva solo essere accompagnata dagli strumenti, mentre la seconda scuola prediligeva i brani strumentali provenienti dagli “ambienti colti”. Le botteghe e…
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