Ah quanti di voi m’amate
dispiegate le ali
ed in vertigine di colore me salvate.
Battete le ciglia ed allargate le braccia al vento
si’ ch’io senta l’afflato del vostro avvento,
ch’io lo senta dal fondo dell’abisso
che dal cuore di mia vita mi ha scisso.
Soffiate, cari, forte sul mio dolore
sbaragliate le scorie della gabbia d’orrore.
No, non voglio un mormorio di stupore,
solo un caldo, diffuso, sospiro d’amore.
Affido a voi tutti il messaggio intenso
che il mio cuore è stanco e di sangue amaro denso.
Un gesto tenero…grazie…
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