
Cultura, MetisMagazine3 marzo 2017
La questione del brigantaggio è sempre piuttosto controversa, comunemente continuano ad esserci due contrapposte fazioni: apologeti e detrattori. E la figura del brigante è tuttora vista come eroe o delinquente.
Ma vediamo come nasce il fenomeno che coinvolse l’intero Sud Italia nel periodo postunitario e la partecipazione delle donne alla lotta brigantesca.
Il sentimento diffuso dopo l’Unità di Italia è misto a rabbia e voglia di riscatto, l’oppressione borbonica continua a serpeggiare tra la popolazione: il problema dell’ingiusto legittimismo borbonico delle terre, che portò all’esasperazione contadina, la leva obbligatoria e l’oppressione fiscale, sono parte dei problemi che contribuirono a generare il malcontento, che successivamente sfociò nel fenomeno del brigantaggio.
È la lotta dell’oppresso contro l’oppressore, come anche i padri gesuiti della “civiltà cattolica” rammentano nei loro articoli (la rivista cattolica fu storicamente schierata su posizioni antiunitarie –ndr): «Questo che voi chiamate…
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