Sarà inaugurato a Torremezzo di Falconara il prossimo 21 luglio il Museo del Brigantaggio, un nuovo spazio espositivo, fortemente voluto da Alfredo Iorio e dall’associazione culturale Massud, per fare luce su un movimento, quello del brigantaggio e del lealismo antiunitario e antirivoluzionario, che la storiografia (e la museografia) “ufficiale” ha da sempre taciuto, sminuito o frainteso, se non addirittura ridicolizzato.
Fino ad oggi, per i musei di Stato i briganti sono stati solo uomini segnati fin nell’anatomia da “una predisposizione naturale alla delinquenza”, come affermato da Cesare Lombroso a proposito del teschio di Giuseppe Villella, oggi esposto a Torino al museo universitario dedicato alla memoria del noto anatomopatologo e criminologo veronese. Per gli storici accademici, invece, sono stati solo il risultato del disagio sociale, il frutto occasionale della coscrizione obbligatoria e dell’aumento delle tasse. Pregiudizi e convinzioni di parte, finiti per diventare verità incontestate e incontestabili: qualsiasi voce contraria al…
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